Scarlett. La terza luna (Italian Edition) by Barbara Baraldi

autore:Barbara Baraldi [Baraldi, Barbara]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2021-05-06T22:00:00+00:00

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Prelevo il cavalletto e la scatola dei colori a olio dal fondo dell’armadio. Porto tutto il materiale in giardino, poi monto una tela nuova e mi preparo a intingere il pennello nella tavolozza. È da parecchio che ho smesso di dipingere. Del resto, il tempo libero che ho a disposizione è sempre meno.

Dipingere, così come leggere, è sempre stata la mia fuga dalla realtà quando cerco un po’ di calma. E dopo quello che mi ha raccontato Ofelia ne ho un disperato bisogno. Dal giardino di casa posso vedere i ruderi della torre abbandonata su cui ho tanto fantasticato, quando sono arrivata a Siena. Gli stessi ruderi che sono stati testimoni di gioie e dolori in questi anni.

Mi lascio trasportare dalle emozioni, muovendo il pennello sulla tela come se la mia mano sapesse esattamente quello che vuole raffigurare. E quando il cellulare comincia a squillare nella tasca è come se mi scuotessi da uno stato di trance. Gli ultimi raggi del tramonto stendono un alone rossastro su ciò che mi circonda e mi rendo conto che devono essere passate almeno un paio d’ore.

Osservo il dipinto che ho appena realizzato, e guardarlo mi restituisce una sensazione di straniamento. Mi sembra addirittura di non essere stata io a farlo. In primo piano ci sono un ragazzo e una ragazza dai capelli così chiari da sembrare bianchi. Quasi sobbalzo, rendendomi conto che ho involontariamente ritratto Lucy e Lucien. Al loro fianco striscia un serpente come quello che ho creduto di vedere nella mia stanza, e al loro cospetto sono inginocchiate una moltitudine di persone. Il cielo sullo sfondo è come quello dell’Inferno in cui ero precipitata con Caterina. È una visione apocalittica, e mi chiedo se a ispirarla non siano stati i bassorilievi sulla porta della cattedrale rovesciata, che ritraevano proprio un ragazzo e una ragazza che camminavano tra una folla prostrata. Quando li ho visti la prima volta, non sapevo ancora chi fossero realmente Lucy e Lucien, ma ripensarci adesso mi fa sospettare che chi ha eseguito quei bassorilievi intendeva raffigurare proprio loro due.

Rispondo al telefono con le mani che mi tremano. È Genziana.

— Come stai? — le chiedo.

Dall’altro capo della linea seguono alcuni istanti di silenzio. — Puoi immaginarlo.

— Mi spiace… — riesco solo a ribattere.

— Non preoccuparti — dice lei. — Ho intenzione di fare qualcosa per buttarci questa brutta storia alle spalle.

— Cos’hai in mente?

— Domani pomeriggio papà parte per andare a trovare mia zia, e porterà con sé mia sorella Iris. Staranno via tutto il fine settimana, così mi sono detta: che cosa, meglio di una festa, può riavvicinare un’amica?

A volte l’intraprendenza di Genziana riesce a sbalordirmi. Come fa a trovare l’energia per organizzare una festa, mentre io avrei soltanto voglia di chiudermi in me stessa e buttare la chiave?

— È un’idea grandiosa — dico. Il mio tono non è propriamente entusiasta, ma spero che Genziana non se ne accorga. Penso che ci voglia ben altro che una festa per lasciarci alle spalle quello che è successo. Soprattutto, mi chiedo quali siano le reali intenzioni di Lucy e Lucien.

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